STUDENTI NON VACCINATI IN DAD? IPOTESI DISCRIMINATORIA >>>Turi: Servono scelte responsabili con i minori che non possono scegliere.


 SCELTA VACCINO E’ DELLE FAMIGLIE
. Turi: Servono scelte responsabili con i minori che non possono scegliere
Siamo seri, almeno con i minori che non possono neanche scegliere – afferma il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, in risposta all’ipotesi ventilata in questi giorni di lasciare in DaD gli studenti non vaccinati.
Nulla è stato fatto in termini di strategie di interventi strutturali: niente distanziamento, niente dispositivi per controllo dell’aria nelle classi che restano super affollate, niente presidi sanitari, niente tracciamento. Solo narrazioni e strumenti burocratici e ‘politici’.
Il solo affacciarsi dell’ipotesi di mettere in Dad gli studenti non vaccinati crea indignazione e rifiuto.
Una tattica usata spesso nei confronti dei cittadini messi nella condizione di essere criminalizzati.

COM su obbligo vaccinale studenti e dad non vaccinati 030122

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I 180 milioni aggiuntivi per la Scuola, messi a disposizione del Governo, sono il frutto dell’azione politica dei sindacati che l’hanno supportata con gli scioperi del 10 e del 16 dicembre. SK tecnica Uil Scuola.

Restano alle forze politiche le mancette che, come nelle peggiori tradizioni di governo, attuano tanti piccoli interventi nessuno dei quali risolutivo.Il testo arriverà lunedì 27 dicembre 2021, in commissione a Montecitorio e in aula martedì 28, con l’avvio della discussione generale prevista per le ore 14.
Su 200 pagine di provvedimento si potrebbero avere delle sorprese di ogni natura di cui daremo eventualmente notizia aggiornando la presente scheda, anche in previsione dell’incontro del 4 gennaio prossimo in cui il Ministro dovrà dare conto dei provvedimenti inseriti nella legge di bilancio.
È una legge finanziaria che ha soltanto messo in evidenza i problemi che restano tutti irrisolti per l’insufficienza degli stanziamenti e che ci fanno esprimere un giudizio di insoddisfazione, sia pure nell’ambito dei segnali politici positivi che, di fatto, ammettono il fallimento, almeno sino a questo momento, della politica scolastica che, per quanto ci riguarda, merita un rilancio, a partire dal chiarimento politico che avremo nei prossimi giorni.

Legge di bilancio 2022. Scheda UIL Scuola

MAXIEMENDAMENTO SCUOLA. 14 MILA LICENZIAMENTI PER IL PERSONALE ATA.  15 EURO PER LA PROFESSIONE DOCENTE. TURI: UN PIANO FINANZIARIO INADEGUATO E INGIUSTO. DIFFICILE PARLARE DI RINNOVO CONTRATTUALE

 Figli di un Dio minore?

Personale Ata covid
L’organico covid Ata è di 22 mila persone – in pratica se ne ‘salvano’ 7.800. Il mancato rinnovo della proroga significa che verranno licenziate 14 mila persone. I 100 milioni destinati a questo personale andranno agli Uffici Scolastici Regionali (USR) che non potranno distribuirli a tutte le scuole. Con quale metodo si decideranno i contratti da prolungare? Sulla base dell’andamento dell’epidemia in atto o con quale criterio?
Fondo per la valorizzazione professionale
Destinare 60 milioni al fondo per la valorizzazione significa che ai 12 euro per la dedizione (che ora vengono definalizzati, si toglie cioè la dedizione) si aggiungono 3,4 euro arrivando a 15,4 euro. Nel gioco delle poste finanziarie, 20 milioni vanno alle scuole paritarie. Un ulteriore cadeau. E’ confermata la linea di questa Manovra, si sta scegliendo di disinvestire sulle persone – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – questo piano finanziario rende molto difficile sottoscrivere un contratto.

FLC Cgil, UIL Scuola, Snals-Confsal, Gilda >>>> COMUNICATO STAMPA: Proclamazione dello stato di agitazione

FLC Cgil, UIL Scuola, Snals-Confsal, Gilda >>>> COMUNICATO STAMPA: Proclamazione dello stato di agitazione.

Risorse per il rinnovo del contratto.  rinnovo del contratto. superamento delle incursioni legislative in tema di contratto . Organici, precari, personale Ata . Patto per la Scuola . centralità della didattica e alla comunità educante. Netto no ad ogni forma di autonomia differenziata 

La nota ufficiale a firma dei quattro Segretari generali, partita ieri sera, interrompe dunque le relazioni sindacali con il ministero dell’Istruzione e apre la strada a forme ampie di mobilitazione. La convocazione del ministro fissata per domani andrà aggiornata in un nuovo confronto di natura formale che includa i temi della protesta in atto.

Non è esclusa alcuna forma di protesta compreso lo sciopero – sottolineano i segretari generali – che viene considerato uno strumento e non un obiettivo perché non c‘è alcuna intenzione di accentuare le spaccature presenti nel Paese, né di minare la necessaria coesione sociale in un momento difficile e in una trattativa complessa ma serve la disponibilità e la volontà politica di giungere a soluzioni condivise, sia economiche che giuridiche, che riguardino l’insieme del personale della scuola che ora appaiono veramente troppo lontane e disattese dalla legge di Bilancio.

Risorse per il rinnovo del contratto, quelle da inserire nella Legge di Bilancio e interventi normativi destinati al personale, per l’eliminazione di vincoli e strettoie burocratiche, sono i nodi da scogliere.

Il rinnovo del contratto è uno dei punti centrali: «Il CCNL 2016-2018 – si legge nella nota inviata – già scaduto al 31/12/2018, è stato formalmente disdettato ma le risorse stanziate per il rinnovo nella legge di Bilancio 2022 sono assolutamente insufficienti per concludere la trattativa e contengono vincoli inaccettabili che ostacolerebbero qualunque conclusione positiva del negoziato contrattuale. Occorrono inoltre risorse aggiuntive per ridurre il divario esistente tra le retribuzioni del settore, a parità di titoli di studio, alla media di quelle del comparto pubblico».

segreteria territoriale Uil Scuola  Catania. s.mavica, segretario

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UIL – UIL SCUOLA- FENEAL UIL: “Crollo al Liceo Boggio Lera, Catania a rischio ma la politica tace”

10.11.21.  COMUNICATO STAMPA

“Il tetto crollato, le classi evacuate, al liceo Boggio Lera sono un altro segnale d’allarme dell’emergenza edilizia a Catania. Bisogna aspettare l’irreparabile perché venga avviato un piano straordinario di messa in sicurezza delle strutture, pubbliche e private, partendo proprio dagli istituti frequentati da ragazze e ragazzi della nostra città? Bisogna aspettare l’irreparabile perché la politica abbandoni i cinici silenzi sulla ridicola, vergognosa, classificazione del nostro territorio in fascia 2 di rischio sismico?”.  

Lo scrivono i segretari generali di Uil e Feneal-Uil Catania, Enza Meli e Nino Potenza, insieme con il segretario regionale UilScuola, Salvo Mavica. “Riteniamo doveroso – aggiungono – intervenire su quant’è avvenuto stamattina al Boggio Lera. Purtroppo, non il primo episodio del genere in istituti scolastici catanesi. E temiamo neppure l’ultimo! In tutti gli incontri istituzionali abbiamo rivendicato risorse per risanare gli edifici e liberarci da un incubo che si rivela ogni giorno sempre più reale. Noi chiediamo investimenti in lavoro buono, utile, necessario. Si utilizzino i fondi pubblici, anche ma non solo quelli del Piano di resilienza. A governanti e rappresentanti etnei nelle istituzioni politiche di Stato e Regione sollecitiamo, infine, risposte sulla riclassificazione di Catania in fascia 1 di rischio sismico. Anche questo libererebbe risorse economiche, creando opportunità finora inspiegabilmente negate a questa provincia”.

Osservazioni UIL Scuola linee guida Mobility Manager scolastico. Ci saremmo aspettati dall’applicazione di una nuova legge, un investimento ad hoc che non tolga risorse alla scuola, né in termini umane né finanziarie.

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DI SEGUITO LE OSSERVAZIONI UIL SCUOLA INVIATE AL MI, RELATIVE ALL’INTRODUZIONE DELLA FIGURA DEL MOBILITY MANAGER

A seguito del recente incontro avente come oggetto la bozza di D.M. di adozione delle Linee guida per favorire l’istituzione della figura del mobility manager scolastico, si riassumono di seguito, come richiesto, le osservazioni e le posizioni della UIL Scuola, già espresse in sede di incontro. Ad avviso della UIL Scuola l’introduzione di tale figura è una funzione organizzativa che interviene sul potere autonomo di organizzazione della scuola e del suo autogoverno, che nulla ha a che fare con l’azione didattica e che scaricando sui docenti un’attività impropria di supporto amministrativo ed organizzativo, inevitabilmente, distrarrà loro dal lavoro in classe. Tanto premesso riteniamo che sia opportuno e necessario che nelle linee guida sia scritto in modo inequivocabile che tale incarico è facoltativo. Per cui, i docenti non hanno nessun obbligo di svolgerlo, le scuole nessun obbligo di attivarlo. È intuitivo, infatti, che l’esigenza è legata alla situazione in cui opera la singola scuola che in piccoli centri non ha certo bisogno di aumentare il carico burocratico con una figura inutile e forse addirittura dannosa per la possibile demotivazione della funzione docente rispetto alla mission fondamentale, rispetto invece ad una Istituzione scolastica che svolge la propria funzione in città metropolitane.   

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COMUNICATO >>> Sindacati scuola scrivono ai segretari dei partiti / Sei sigle di settore chiedono un confronto urgente su capitoli di bilancio e investimenti per l’istruzione.

RISORSE PER IL CONTRATTO E MISURE PER IL FUNZIONAMENTO DELLE SCUOLE
I sindacati scuola scrivono ai segretari dei partiti per un incontro
Urgente un confronto su capitoli di bilancio e investimenti per l’istruzione.

Risorse per il rinnovo del contratto da inserire nella prossima Legge di Bilancio e interventi di legge volti a garantire alle scuole una piena funzionalità: sono queste le richieste che i sindacati scuola hanno rivolto ai segretari dei partiti italiani di maggioranza e opposizione.

«Le scriventi Segreterie – si legge nella nota a sei indirizzata a Giuseppe Conte, Lorenzo Fioramonti, Enrico Letta, Giorgia Meloni, Matteo Renzi, Matteo Salvini – con la presente formalizzano la richiesta di incontro con il Partito da Lei rappresentato al fine di analizzare le fonti di finanziamento per il rinnovo del CCNL Scuola da inserire nella Legge di Bilancio 2022».

La richiesta di incontro che porta la firma dei sei Segretari generali, Sinopoli (Flcgil), Gissi( Cisl Scuola), Turi (Uil Scuola), Serafini (Snals), Di Meglio (Gilda), Pacifico (Anief) è stata inviata anche ai Presidenti delle Commissioni di Camera e Senato, Vittoria Casa e Riccardo Nencini, «con la richiesta di modifiche normative necessarie per un miglior funzionamento delle istituzioni scolastiche».

 

Autonomia differenziata nella scuola >>> Il giallo del Ddl approvato in CdM – Il Ministro chiarisca.


AUTONOMIA DIFFERENZIATA NELLA SCUOLA. IL GIALLO DEL DDL APPROVATO IN CDM.
UIL: la scuola è diritto della persona. Deve essere nazionale.
Turi: Le ragioni della scelta nel disegno di legge le vogliamo chiedere al ministro Bianchi.
Pronti a smontare ogni velleità che punti a rendere regionale la scuola italiana.
La Nadef (Nota di Accompagnamento del Documento Economia e Finanza) che andrà in Aula il prossimo 18 ottobre porterà con sé un giallo: nella notte fra il 29 e il 30 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato i disegni di legge collegati. Si è portato avanti – sottolinea preoccupato il segretario della Uil Scuola, Pino Turi – includendo nell’approvazione dei Ddl collegati alla manovra di Bilancio anche quello sull’autonomia differenziata. Tema fortemente divisivo.
La ragione di questa decisione la vogliamo chiedere al ministro Bianchi, ben sapendo che questa ipotesi non è prevista in alcun modo nel Patto sulla scuola sottoscritto a Palazzo Chigi – osserva Turi – né vi è alcun riferimento all’autonomia differenziata che è stata oggetto di grandi contrasti con l’Esecutivo Conte 1, durante il dicastero del Ministro Bussetti.

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A PROPOSITO DI ASSISTENZA IGIENICO PERSONALE AGLI ALUNNI CERFIFICATI ART.3.C.3 L.104

Comunicato Stampa Uil
A TUTTA LA COMUNITA’ EDUCANTE.
ALLE RSU –  LORO SEDI
AI  T.A.S.   –  LORO SEDI
AGLI ALBI SINDACALI DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
A TUTTI GLI ASSOCIATI ALLA UIL SCUOLA-  LORO SEDI.
ATsito: www.uilscuolacatania.it

Ad ogni inizio anno, scatta la solita querelle.
L’allegata nota è stata più volte inviata, discussa  anche per contrastare disposizioni illegittime, la si riproduce ed invia,  ancora una volta, per debita quanto opportuna conoscenza a chi di competenza.
La regione siciliana, in tempi non sospetti si è dotata delle due leggi richiamate, leggi di altissima civiltà e lungimiranza  POLITICO SOCIALE all’avanguardia ed in perfetta applicazione dei dettami della Costituzione Italiana e dell’Autonomia Regionale.
Adesso i politici tutti, abbiano il coraggio, assumendosene la paternità, di dirlo chiaramente: o annularle  con altra Legge o rispettarle e farle rispettare. 
Ogni escamotage di tipo amministrativo o rifarsi a pareri di parte richiesti o pilotati, è un atto contro questi nostri fratelli che vivono in condizioni di disabilità.
La mia non è difesa corporativa dei collaboratori scolastici, sono un profondo cultore che l’azione amministrativa deve essere sempre approntata sui principi della legalità, dell’efficacia e dell’efficienza. Nessuna compiacenza con chi si sottrae ai propri doveri.
I sigg.ri  collaboratori scolastici abbiano contezza dei loro doveri scaturenti e nascenti dal profilo professionale ma conoscano anche i loro diritti. E tutti, dobbiamo prenderne atto,  sindacati ma ancor più i sigg.ri decisori politici e taluni Dirigenti Scolastici.


Osservo la grande differenza, anche se peculiare, fra la tipologia di assistenza che deve prestare il collaboratore scolastico, di tipo generico e non specialistico,  con l’assistenza igienico sanitaria sulla persona, compito da ricondurre esclusivamente al personale appositamente formato e specializzato. Rammento che i corsi OSA, sono validi ed articolati sul monte ore minimo di 900 ore.
In quest’era pandemica sono da evitare le “”guerre fra poveri” o calcavare pregiudizi, ma tutti dobbiamo essere professionalmente preparati e corretti, aperti alla solidarietà sociale al disopra di qualsiasi pregiudizio, suppulenza che a volte diventa prepotenza nei confronti del più debole considerandolo subordinato ed esecutore  silenzioso.

L’occasione mi è gradita per augurare un buon inizio d’ Anno Scolastico con l’auspicio che possa essere l’anno della ripartenza acchè tutte le menti eccelse che popolano il mondo della Scuola: Dirigenti Scolastici, Docenti, Ata, possano dare il meglio di se stessi ed assolvere l’altissimo compito assegnato dalla Costituzione alla SCUOLA PUBBLICA STATALE, libera ed inclusiva, a tutta la COMUNITA’ EDUCANTE.
Dalla segreteria territoriale di Catania.
il segretario
salvo mavica.

ATTACHEMETS:

a proposito di assistenza igienico personale.

Comunicato Stampa Uil

 

 

GREEN PASS E SCUOLA: CAMBIA MINISTRO MA NON CAMBIA IL METODO: SI FIRMA E POI SI FA A PIACERE. CON UNA CIRCOLARE INVIATA ALLE SCUOLE SI CAMBIANO LE REGOLE E SI TRADISCE IL MERITO DELL’ACCORDO. PRONTI ANCHE AL RITIRO DELLA FIRMA


Sono passati solo quattro giorni e il ministro Bianchi già ci ripensa e manda alle scuole una circolare applicativa del Protocollo appena firmato nella quale si dice: i tamponi diagnostici da effettuare al personale scolastico, saranno limitati unicamente a chi «si trova in condizione di fragilità sulla base di idonea certificazione medica». Il Protocollo viene stravolto – ammonisce Turi che, in modo diretto dice di essere pronto persino al ritiro della firma. La limitazione contenuta nella circolare, infatti, non compare nel testo finale del Protocollo sulla sicurezza firmato dalla Uil Scuola. Non è accettabile – denuncia Turi – che un atto ufficiale dell’amministrazione scolastica, anziché chiarire il contenuto, alteri la sostanza di un accordo. La nostra posizione è stata chiara fin dall’inizio – osserva il segretario generale della Uil Scuola – i costi per l’effettuazione dei tamponi diagnostici debbono essere a totale carico delle scuole, utilizzando i fondi specifici erogati dal Ministero dell’Istruzione per la profilassi sanitaria anti Covid. Chiediamo al ministro Bianchi – sottolinea Turi  – di riformulare la circolare applicativa rispettando il contenuto originario contenuto nel Protocollo. Diversamente siamo pronti a ritirare la firma.

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Caso liceo Verga di Adrano: lunedì sit-in di protesta dei sindacati

Rassegna stampa

DA: ILFATTO WEB.   Lug 10, 2021 di redazione web.

La revoca dell’incarico agli undici commissari interni del liceo Giovanni Verga – Petronio di Adrano, avvenuta alla vigilia degli esami di Stato a seguito di un provvedimento del dirigente scolastico, è un caso rimasto senza soluzione. I docenti vennero ritenuti colpevoli di non aver usato la piattaforma della scuola per la DAD, un sistema che aveva generato problemi e disagi tempestivamente segnalati da insegnanti, genitori e alunni ma ignorati dal dirigente.
A seguito del mancato sviluppo della vicenda, lunedì 12 luglio, dalle 15.00 alle 18.00, si terrà un sit-in di protesta davanti al Provveditorato agli studi di Catania, in via Pietro Mascagni 52. La manifestazione è promossa dalle sigle sindacali FGU Gilda UNAMS,  UIL SCUOLA   e Snals CONFSAL.
“È nostro dovere attirare l’attenzione su abusi e irregolaritàafferma Giorgio La Placa, coordinatore provinciale di Gilda insegnanti Nel caso di Adrano, la sanzione comminata ai docenti si è rivelata un’arma impropria a disposizione del dirigente scolastico, nei confronti del quale abbiamo chiesto l’avvio di un procedimento disciplinare. Gilda ha sempre rivendicato l’istituzione del Consiglio superiore della docenza, un organismo posto a garanzia della libertà di insegnamento”.
Abbiamo raccolto i reclami di un numero crescente di docenti sottolinea Salvo Mavica, segretario generale della  UIL SCUOLAcontro il singolare modo di gestione della scuola e res pubblica del dirigente Spinella. Tutte le richieste e le comunicazioni prodotte per fare luce su questa paradossale vicenda non hanno mai avuto riscontro”.

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LA SCUOLA IN PIAZZA DOMANI NELLE TRE MANIFESTAZIONI CONFEDERALI PER IL LAVORO E LA SICUREZZA
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LA SCUOLA IN PIAZZA DOMANI >>> Turi: servono decisioni di strategiche non posizioni elettorali di consenso breve-

Lavoro stabile, sicurezza, riconoscimento delle professionalità, organici adeguati, investimenti e non vincoli e divieti, qualità e continuità dell’istruzione: sono i temi della scuola nelle piazze di domani.
La scuola ha bisogno di essere messa in sicurezza. Per questo serve un progetto politico complessivo che non significa fare riforme epocali – così il segretario generale della Uil Scuola alla vigilia della manifestazione confederale di domani, 26 giugno.
Il tema della stabilità del lavoro e quello della sicurezza appartengono alla scuola come mai accaduto prima: un insegnante su quattro è precario e la pandemia ha mostrato tutti i limiti di una programmazione ragionieristica del nostro sistema di istruzione.

COM Turi su sicurezza scuola 250621

Manifesto-2

 

 

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Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro e per le vittime dell’amianto.

OGGI, 28 Aprile 2021, in occasione della Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro e per le vittime dell’amianto, si svolgerà un’iniziativa unitaria promossa da Cgil Cisl e Uil dedicata ai due temi dal titolo: “Una giornata così speciale che ne vale due. Doppio appuntamento, doppio impegno”. Un’iniziativa voluta dalla tre Organizzazioni Sindacali non solo per celebrare, ma anche per ragionare e agire per il cambiamento.
I lavori saranno trasmetti in diretta dalle 10:00 sul sito www.uil.it e sulla pagina Facebook della UIL: https://www.facebook.com/uilofficial/live/
In allegato il programma.

28 aprile locandina

Turi: la scuola strattonata dalla politica richiede risposte urgenti. Sulle percentuali scontro scellerato.

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La politica dei contenimenti relativi – dare al sistema il meno possibile –  la scuola la conosce già.
Anche questo Governo sta cadendo nella trappola di un conflitto sulla scuola – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Lodare la scuola senza interventi concreti significa ripercorre vecchie strade: organici insufficienti, riduzioni e inesistenza di programmi e di investimenti, precari da chiamare al bisogno, e ora anche mancanza di interventi per una vera sicurezza.

E’ una scuola strattonata ora della produzione, ora del mercato, ora del consenso elettorale, tra Stato e Regione – osserva Turi – una istituzione che diventa suo malgrado, terreno di scontro politico istituzionale, quando invece andrebbe tutelata nella sua autonomia, indipendenza e garantita la sua funzione costituzionale.

Le decisioni di questi giorni sugli organici, con la riduzione di alunni per classe, non rendono giustizia agli sforzi fatti da tutto il personale durante la pandemia. Personale che in questo momento sente una grande responsabilità e lamenta una situazione nella quale la scuola è ostaggio, ostentata all’opinione pubblica, come responsabile finale di ogni disfunzione e delle posizioni controverse che ne derivano.

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ORGANICI PERSONALE DOCENTE: INCONTRO AL MI.

Organici: Informativa sulla circolare
Mancano risposte concrete alle esigenze delle scuole
Per la UIL servono politiche espansive attraverso un provvedimento straordinario

L’informativa sulla circolare organico docenti per l’anno scolastico 21/22 è stata al centro dell’incontro odierno tra Amministrazione e Organizzazioni Sindacali.
Per il Ministero era presente il Direttore Generale Filippo Serra, per la UIL Scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Paolo Pizzo.

La bozza di circolare illustrata dall’amministrazione ricalca le decisioni assunte dal Decreto Interministeriale ed è la fotocopia di quella dello scorso anno.
La circolare serve soprattutto all’amministrazione per anticipare alle scuole, in vista del nuovo anno scolastico, i contenuti del D.I. che dovrà essere registrato.

Il Governo, a parole, mette la scuola tra le priorità del Paese ma di fatto la tiene ai margini delle politiche governative.
Su questa materia resta il giudizio fortemente negativo della Uil scuola che ha ribadito la necessità di dare risposte concrete e immediate alle scuole, a maggior ragione in questo momento in cui l’emergenza epidemiologica continua a non risparmiare il nostro Paese.

Lo scorso anno è stato dimostrato dai fatti che la scuola senza organici adeguati non è in grado di funzionare.
Serve un cambio di passo e di politica.

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RIUNIONE AL MINISTERO SU RIENTRO A SCUOLA. Turi: Commissioni interne per dare voce e sicurezza al personale

“””Oggi veniamo a conoscenza che ci sarà un confronto del Governo con il CTS per capire se il protocollo va aggiornato oppure no. La nostra percezione, suffragata da autorevoli scienziati, ci induce a pensare che vada rivisto, come andrebbe rivisto il piano di vaccinazione che è rimasto a metà. Se si vogliono aprire tutte le scuole serve completarlo e non ci si dica che si tratta di rivendicazioni corporative.”””” .
Il 73% nazionale di personale vaccinato va valutato in una ottica di scuola. Pensare al dato globale e affidare la responsabilità dell’azione ai Prefetti è una novità che sbalordisce la scuola.
Franco, collaborativo ma molto, molto attento – è questo l’approccio rappresentato oggi dalla Uil Scuola nel corso della riunione sul rientro a scuola a partire dalla prossima settimana.

Stiamo rappresentando il grado di preoccupazione e di crisi che c’è nelle scuole – ha detto Pino Turi nel suo intervento – le nostre non sono valutazioni personali, ma la rappresentazione di un forte malessere nelle scuole.
A questo tavolo una riflessione va posta: per aprire le scuole c’è una volontà politica. Ma vediamo solo questa. Siamo stati sempre per una scuola in presenza, ma in sicurezza.

Se per aprire i ristoranti e le pizzerie dobbiamo aprire le scuole(senza garanzia di sicurezza), che non possono arrivare dopo – ha osservato in modo provocatorio Turi –c’è un problema politico da risolvere: programmare per tempo e non guardare alla scuola come un unico indistinto.
Ci vogliamo chiedere quali interventi sono stati messi in campo? Cosa è cambiato rispetto a prima? Niente per cui la preoccupazione non è infondata.

Ci sono risorse destinate a questo – ne siamo contenti ma non rassicurati ha osservato Turi – perché per utilizzarle proficuamente vanno aggiornati i protocolli di sicurezza.
Non si può procedere senza un piano, un programma.

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Incontro al Ministero su vaccini e situazione sanitaria scuole. Impegno del Gabinetto per informazioni costanti sui dati.

Seguire con la massima puntualità l’andamento del piano vaccinale – fornendo anzitutto il dato aggiornato del personale già sottoposto a vaccinazione – e più in generale l’evoluzione del quadro sanitario in ambito scolastico: questa l’esigenza posta con forza questa mattina dai sindacati nell’incontro col Capo di Gabinetto del Ministro dell’Istruzione, Luigi Fiorentino, affiancato dal Capo Dipartimento Istruzione, Stefano Versari, e dal colonnello medico Maurizio Elisio in rappresentanza della struttura commissariale per l’emergenza Covid.

Da parte dei sindacati sono state ribadite le richieste di potenziare, da subito, le attività di tracciamento, con attenzione prioritaria alla scuola attraverso test periodici per tutta la popolazione scolastica, di emanare linee guida che assicurino omogeneità da parte delle ASL nell’adottare le necessarie misure di profilassi, di aggiornare il protocollo per le attività scolastiche in sicurezza ridefinendone criteri e misure alla luce delle esigenze poste dalla diffusione delle nuove varianti.

attachments: Comunicato incontro-piano-vaccini-12042021

SCUOLA / E’ il momento di decidere. Di Pino Turi

segreteria NAZIONALE.
Scuole in zona rossa: si cambia idea e si apre
Maria Stella Gelmini, ministra per gli Affari Regionali, afferma che il governo ha usato il poco di agibilità che la scuola è riuscita a ritagliarsi (Ndr) per consentire che almeno il settore primario resti aperto anche in presenza di zone rosse, quindi ad alto rischio.
Ancora una volta si chiede un sacrificio ai docenti che non sono stati ancora vaccinati (solo il 46% lo è).
La riflessione che si apre è duplice: si sta chiedendo agli insegnanti di svolgere la loro funzione a scuola perché si è finalmente riconosciuto che la scuola è in presenza.  Un principio che va riaffermato – salvaguardando la salute e la professionalità dei nostri insegnanti.
La scuola non è solo il luogo fisico dove portare gli studenti, per permettere alle famiglie la libertà di poter lavorare, ma è istituzione che serve alla crescita culturale delle giovani generazioni.
Diritto costituzionale che solo la scuola di queto paese è in grado di assumersi.
Scuola digitale: gli argini all’apprendimento
Con la digitalizzazione si aprono nuove sfide per la scuola e per le giovani generazioni.
Serve una camera di compensazione, o di decondizionamento, dai nuovi sistemi che sono molto utili ma fortemente lesivi rispetto al consolidamento di un apprendimento critico, fortemente umano.
Big data, pacchetti preconfezionati di notizie, sistematicità delle risposte ai social media stanno stabilizzando un sistema nel quale non è più necessario memorizzare e dove la gestione dei dati è  affidata all’intelligenza artificiale. Una lenta sostituzione all’apprendimento libero e critico.
E ciò che emerge dallo studio di Richard Flynn, che mostra come dal 1990 al 2009, il quoziente intellettivo (QI) ha cominciato inesorabilmente a calare.
[https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/28/perche-si-parla-poco-del-costante-calo-del-quoziente-intellettivo-della-popolazione/6142602/]
Le scelte della politica e la scuola
Tornare alla scuola in presenza, con i docenti al loro posto è l’obiettivo che il governo deve perseguire.
Per farlo serve un provvedimento di emergenza.

EDIT scuola in presenza 290321

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UilScuola Sicilia e Flc-Cgil : con il caos vaccini, no alla didattica in presenza al 75%. Caos totale, cabina di regia inoperosa o impreparata? Possibile che non ci sia nessuno al posto giusto?

Flc-Cgil e UilScuola Sicilia: con il caos vaccini, no alla didattica in presenza al 75%
Di Pasquale Almirante – 25/02/2021
I segretari regionali della Flc-Cgil e dalla UilScuola, in una nota congiunta denunciano che sulla “prenotazione dei vaccini anti covid per il personale scolastico è scoppiato il caos”.

Infatti, fanno presente, se solo da qualche ora si è data finalmente ai docenti e al personale la possibilità di prenotarsi, i presidi sembrerebbero esclusi, mentre, e qui davvero c’è da restare increduli, non si sarebbe data comunicazione agli istituti e non si sarebbe informato nemmeno l’Ufficio scolastico regionale.

Icotea
“In questa situazione in cui rimangono quasi totalmente irrisolte le problematiche legate alla vaccinazione di tutto il personale scolastico, ai trasporti, alla fornitura delle mascherine ffp2 a tutti i docenti dell’infanzia e ai docenti di sostegno di ogni ordine e grado, e con le preoccupanti previsioni fatte dagli esperti sulla diffusione delle varianti del virus, siamo contrari all’idea del governo regionale e dell’assessore Lagalla (nella foto) di aumentare il tempo della a didattica in presenza alle superiori dal 50 al 75%”.

Una circolare, infatti, l’assessore stabiliva che da lunedì prossimo, primo marzo, nelle scuole superiori della Sicilia la didattica in presenza potrà raggiungere il 75%. In base a quanto previsto, la soglia non sarà obbligatoria fin da subito: ai dirigenti degli istituti secondari di secondo grado, infatti, sarà data la facoltà di raggiungere in maniera graduale e progressiva l’obiettivo della percentuale massima del 75% in base alle specifiche situazioni di ogni singola scuola e del relativo contesto.

La circolare prevede, inoltre, che «la soglia del 75% di didattica in presenza dovrà essere compatibile con l’organizzazione interna ai vari istituti e con la possibilità di rispettare le previste misure anti-coronavirus. Resterà sempre garantito il regolare accesso alle lezioni agli studenti con disabilità o bisogni educativi speciali. Le disposizioni contenute nella circolare si estendono anche agli Istituti tecnici superiori (Its) e ai percorsi di formazione professionale in obbligo scolastico (Iefp)».

Basandosi proprio su questa circolare, Rizza (Flc-Cgil) e Parasporo (UilScuola), fanno sapere che, considerate tutte le carenze e i disguidi, gli incerti meccanismi di vaccinazione e le condizioni di poca sicurezza nelle scuole “non condividiamo la nota dell’Assessorato regionale all’istruzione e della formazione professionale, del 24 febbraio scorso, che prevede la didattica in presenza al 75% nella scuola secondaria di II° grado, negli Its e nei percorsi di formazione professionale in obbligo scolastico a partire dal 1 marzo 2021. Posizione che abbiamo espresso anche durante la task force regionale del 16 febbraio scorso”.

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