Nota del Ministero Istruzione sulle MAD per l’a.s. 2020/21.

 La nota MI del 4 novembre la quale dispone, per l’a.s. 2020-21, la possibilità anche per i docenti inclusi nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) o in graduatorie di istituto di presentare domanda di Messa a disposizione (MAD).

La nota rappresenta un’ulteriore conferma di quanto la UIL scuola aveva preventivato e prospettato.
Avevamo infatti chiesto di regolamentare le MAD ma di non vietare, soprattutto per quest’anno scolastico, la possibilità di presentare domanda di “messa a disposizione” a coloro i quali sono inseriti nelle Graduatorie Provinciale per le Supplenze (GPS) e di istituto.
La nostra proposta in merito era suffragata dai numerosi posti vacanti e, soprattutto, dallo stato emergenziale nel quale il paese e quindi anche la scuola, versano.
Il Ministero ha “fatto orecchie da mercante” e questi sono i risultati: posti a “iosa” che tuttora non sono stati coperti né dalle immissioni in ruolo ordinarie, né dalla call veloce, né tanto meno dalle GPS.
Una nota che genera ulteriore caos a danno dei docenti i quali non hanno prodotto la “messa a disposizione” per cui il posto disponibile nella migliore delle ipotesi, è stato occupato da personale non inserito nelle GPS.
I Dirigenti Scolastici giustamente non sanno, a questo punto, come comportarsi per conferire le nomine una volta esaurite le graduatorie, dovendo infatti attendere la ricezione di eventuali domande di messa a disposizione da parte di coloro che, inizialmente esclusi, potranno ora, a seguito della nota, aspirare ad un incarico pur essendo già inclusi in una graduatoria.
Il risultato di tale caos sarà che gli alunni continueranno a rimanere senza insegnante a causa di un ministero che ostinatamente procede in modo disorganizzato e secondo le proprie convinzioni pur se smentite dagli eventi (vedi rinvio concorso straordinario).
Anche su questo la UIL scuola aveva ragione e denuncerà questa ulteriore ingiustizia che, come al solito, approderà nelle aule dei tribunali.

attachments: la nota – AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE.2020.0034635

DPCM 3 NOVEMBRE: LE MISURE PER LA SCUOLA.

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Il nuovo Dpcm è in Gazzetta Ufficiale dal 4 novembre con validità dal 5 novembre al 3 dicembre 2020.

Le misure valgono sull’intero territorio nazionale con regole e divieti diversi qualora si tratti di zone ad elevata gravità (Regioni che si collocano in uno “scenario di tipo 3” e con un livello di rischio “alto”-Arancione-) e quelle nelle quali ci sono situazioni di massima gravità (Regioni che si collocano in uno “scenario di tipo 4” e con un livello di rischio “alto”- Rossa-).
>>> Nella scheda le misure previste per la scuola.: DPCM-3-NOVEMBRE-Scheda-di-sintesi-UIL-scuola-

DPCM: LA SCUOLA NE ESCE DIMEZZATA.


Turi: ripartire senza fretta, ma serve progetto chiaro
. Serve un clima diverso di dialogo e confronto a cui abbiamo offerto la piena disponibilità.
E’ una scuola dimezzata quella che ci consegna il nuovo Dpcm – commenta Pino Turi dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale delle nuove misure prese dal Governo per il contenimento del Covid –considerando che la didattica a distanza sarà al 100% per gli studenti delle scuole di secondo grado, e nelle zone rosse si porta dietro anche due anni della secondaria di primo grado.
Restano salve la scuola dell’infanzia e primaria anche se serve dare loro sicurezza e certezze cha ancora non hanno.
Si impedisce a parte della popolazione studentesca di uscire di casa – osserva Turi – ma la frequenza delle scuole non è impedita per l’uso dei laboratori e per l’integrazione (sic!) dei ragazzi disabili.
Speriamo che ci sia un intervento urgente di modifica. Devono essere le singole scuole autonome a progettare sia dell’uso dei laboratori che l’integrazione.
Pensiamo ad una integrazione ‘muraria’? – chiede polemicamente Turi. Come si può pensare che un alunno con disabilità possa essere in un locale della scuola e vedere i suoi compagni di classe attraverso uno schermo? Sarebbe questa l’integrazione? A noi sembra esattamente il contrario. L’alunno disabile deve essere insieme ai suoi compagni di classe, nella scuola.
Bisogna considerare le scelte del dpcm urgenti, ma transitorie.

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DPCM E CONCORSO SCUOLA / Turi: il Dpcm archivia il concorso. Ora serve una sessione su reclutamento. Concorso straordinario: la realtà ha prevalso sull’ostinazione


In decine di migliaia rimasti fuori dalle prove. Il percorso è saltato: nato male è finito peggio.
Turi: Dpcm archivia il concorso. Ora serve una sessione su reclutamento.
La pandemia ha prevalso sulle narrazioni di questi mesi, sprecati ad inseguire gli eventi e supportare posizioni di parte.
La realtà ha prevalso sulla narrazione: serve un atto di responsabilità e non limitarsi alla sospensione del concorso straordinario, ma serve una sessione di discussione che riguardi il reclutamento – commenta Pino Turi, segretario generale Uil Scuola, in merito alla sospensione dei concorsi pubblici prevista nel nuovo Dpcm.
Il percorso è saltato e va riprogrammato. C’è qualcuno che possa pensare ancora che la convivenza tra il concorso ordinario e lo straordinario possa ancora reggere?
Si tratta di agire e presto per non pregiudicare anche il prossimo anno scolastico.

Dpcm e concorso 041120

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RIAVVIATO IL CONFRONTO SUL PROTOCOLLO DI SICUREZZA PER LA SCUOLA . Un tavolo costituito che non ha mai funzionato

All’incontro, oltre Pino Turi, erano presenti Giuseppe D’Aprile e Rosa Cirillo. 

Finalmente, dopo più di tre mesi dall’ultima riunione, il Dipartimento delle risorse umane e finanziare del MIUR ha convocato il “Tavolo nazionale permanente sulla sicurezza”.
“Un tavolo costituito che non ha mai funzionato” – è quanto ha dichiarato Pino Turi durante l’incontro – e i risultati sono evidenti.
Dopo la sottoscrizione dell’accordo sulla sicurezza che serviva per consentire di riaprire le scuole in presenza e in sicurezza a settembre scorso, il compito del tavolo nazionale sulla sicurezza doveva essere quello di gestire e cercare le giuste soluzioni ai problemi di sicurezza delle diverse realtà scolastiche territoriali attraverso l’intermediazione dei tavoli regionali. 
Era necessario approfittarne proprio quando la pandemia aveva allentato la curva dei contagi e invece non è mai stato convocato a dispetto di scelte unilaterali a cui, evidentemente, l’apporto delle organizzazioni sindacali non era necessario.
Oggi raccogliamo i cocci di una situazione di per sé esplosiva che scarica sul personale e sui Dirigenti Scolastici tutte le responsabilità di una situazione ulteriormente complicata da nuovi problemi e da nessuna soluzione; un clima di completa sfiducia che scaturisce dalla mancanza di coordinamento e solidarietà tra i diversi Ministeri e i sindacati che, comunque, rappresentano il personale della scuola che tutti i giorni, in prima linea, si espone per far si che la scuola continui a rimanere aperta.

La UIL Scuola ha ribadito, anche nell’incontro odierno, che servivano e servono ancora presidi sanitari e di tracciamento in tutte le scuole non solo per garantire la sicurezza di tutto il personale e degli alunni ma anche per poter capire se la scuola è un luogo sicuro nel quale il virus è poco presente.

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QUESTA MATTINA INCONTRO SINDACATI SCUOLA, CONFEDERAZIONI, MINISTRO ISTRUZIONE


UIL: sulla scuola ferite aperte. Servono decisioni diverse.
Turi: c’è disponibilità ma a patto di un cambio di linea politica che passi dalle decisioni in solitudine a misure condivise.
E’ un giudizio critico sulle scelte di politica scolastica di questo governo quello che esce dall’incontro di questa mattina tra confederazioni, sindacati scuola  e il ministro Azzolina.
Una politica caratterizzata da mancanza di dialogo e confronto, tanto da avere di fatto eliminato ogni forma vera di partecipazione sindacale – così Pino Turi in apertura del suo intervento.
Le relazioni sindacali sono al lumicino. I pochi atti negoziali, come il protocollo sulla apertura delle scuole in presenza e in sicurezza, sono stati sostanzialmente disattesi.
Serve un clima di fiducia, i lavoratori della scuola sono persone perbene, agiscono responsabilmente, ma non si sentono rappresentati dalle decisioni di questo governo.
Ci sono ferite aperte nel corpo sociale della scuola: i precari che stanno facendo un concorso in pandemia, partito male che sta andando peggio. Sono oltre 7 mila le persone rimaste fuori senza prove di suppletive. Si è in tempo ancora per sospenderlo, per trovare soluzioni – ammonisce Turi.

COM incontro sindacati- Azzolina 301020

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Riteniamo che qualunque determinazione, intesa a mantenere in servizio – presenza fisica – nelle istituzioni scolastiche i Docenti durante la didattica a distanza (DAD), proprio a causa dell’attuale esigenza emergenziale, debba evitarsi.

A tutti i Dirigenti delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della PROVINCIA DI CATANIA. Ambito Territoriale Catania

E p.c. alla RSU ed all’albo sindacale di tutte le istituzioni scolastiche della Provincia di Catania

Oggetto: Chiarimenti in merito alla nota 1934 del 26 ottobre a firma del capo dipartimento dott. Marco Bruschi

Egregi Dirigenti,

Alle scriventi OO.SS. sono pervenute ripetute segnalazioni relative a talune circolari che prevederebbero, durante la didattica a distanza (DAD), nelle istituzioni scolastiche la presenza in servizio anche del personale docente.

Tale interpretazione, qualora sia dovuta alla nota in oggetto, appare sconcertante perché fa riferimento ad un contratto integrativo relativo alla DDI e alla DAD che è privo di alcun valore in quanto non sottoscritto dalla maggioranza dei sindacati rappresentativi. Inoltre, facendo riferimento alle disposizioni di sospensione dell’attività didattica in presenza contenute nell’art. 2 dell’Ordinanza del Presidente della regione Siciliana n° 51 del 24/10/2020, il DL 104/2020 convertito definitivamente in legge il 13 agosto 2020 chiaramente afferma che “Al fine di consentire l’avvio e lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021 e per le finalità di cui all’articolo 231-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, e al presente articolo, per l’anno scolastico 2020/2021 al personale scolastico e al personale coinvolto nei servizi erogati dalle istituzioni scolastiche in convenzione o tramite accordi, non si applicano le modalità di lavoro agile di cui all’articolo 263 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, tranne che nei casi di sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica“. Riteniamo altresì illegittimo che alcuni Dirigenti Scolastici pretendano che il personale Docente di Ruolo debba portarsi il proprio portatile a scuola per effettuare la DAD. Pertanto, in tali condizioni, i docenti possono ed anzi devono senz’altro lavorare in regime di smart working senza alcun obbligo di presenza in servizio a scuola, in coerenza con la finalità emergenziale di riduzione della circolazione della popolazione, ma anche migliorando certamente la qualità del proprio lavoro, in quanto potranno finalmente disporre degli strumenti tecnologici e della connessione internet che molto spesso le scuole non possono garantire. Riteniamo, dunque, che qualunque determinazione, intesa a mantenere in servizio nelle istituzioni scolastiche i Docenti durante la didattica a distanza (DAD), proprio a causa dell’attuale esigenza emergenziale, debba evitarsi. Per questi motivi Vi invitiamo a rispettare quanto stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale e dalla complessiva disciplina emergenziale.

Certi di un cortese riscontro. Distinti saluti

FLC CGIL,  CISL Scuola,  UIL Scuola,  SNALS CONFSAL,  FGU GILDA UNAMS

Tino Renda,  Ferdinando Pagliarisi,  Salvo Mavica,  Giovanni Tempera,  Giorgio La Placa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Circolare Ministero della Salute su isolamento e quarantena. Nota esplicativa UIL.


Pubblichiamo, in allegato,  la ns nota UIL  che riassume le informazioni più importanti contenute nella recente circolare del Ministero della Salute (n. 32850 del 12/10/2020) che aggiorna le previsioni riguardo la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena.

Alleghiamo, altresì,  tabella  riassuntiva sui diversi tipi di test e di tamponi, in atto,  praticati per il controllo  e il  tracciamento del contagio da Covid-19.
In queste settimane, con il repentino aumento dei contagi, si è creata confusione riguardo la procedura da seguire, anche nei luoghi di lavoro, in caso di contatto diretto con una persona risultata positiva al Covid-19. Abbiamo, dunque, pensato potesse essere utile redigere questa breve nota che riassume la circolare del Ministero della Salute del 12/10/2020 n. 32850.  Quest’ultima, infatti,aggiorna a seguito di nuove indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico e dell’OMS, le
previsioni riguardo la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena, chiarendone prima di tutto il concetto
Isolamento: è per i casi di documentata infezione da SARS-CoV-2 e si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in un ambiente e in condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione.
Quarantena: ci si riferisce in questo caso alla restrizione dei movimenti di persone sane, per la durata del periodo di incubazione ma che potrebbero essere state esposte a un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi.
Vediamo ora, caso per caso, quali i comportamenti e le misure da adottare: Nota UIL su circolare Ministero della Salute su isolamento fiduciario e quarantena;

esami diagnostici:Tabella riassuntiva Tamponi e Test

Alle superiori si riapre….solo per alunni diversamente abili e svantaggiati.

Scuole chiuse? DAD al 75%? in Sicilia DAD al 100%?.

Scuole chiuse per modo di dire…i docenti costretti dal solito Dirigente Scolastico di turno,  illuminato ed appositamente guidato, dolenti o nolenti,  di presentarsi ugualmente a scuola, come da orario per collegarsi e svolgere, in modalità Dad sincrona, le propria lezione.  Non c’è che dire, la ministra, non avendo altro da dire, ringrazia i docenti per l’ottimo lavoro svolto e la serietà deontologica professionale…se si guarda pero, il rovescio della medaglia, si scopre fra le pieghe di quanto testè querulato, il totale dispregio, come se volessero sottrarsi dalle prestazioni lavorative.

Ancora una volta, il virus, la pandemia, vengono usati a convenienza. Delle due, l’una. O c’è o non c’è.

Sicuramente c’è. Non si può restare insensibili al grido di dolore che si leva da troppe parti. Lutti, sofferenze, disagi, paure, ci stanno condizionando l’esistenza pesantemente. Ma laddove lo Stato è inadempiente, cade ogni cautela e si cambia, sempre in peggio però.

Falsa quanto superficiale ipocrisia la portata della circolare dell’assessorato Regionale  dell’Istruzione e della formazione professionale …omissis….””in buona sostanza la regione siciliana intende affidare ai sigg.ri Dirigenti Scolastici  la facoltà di disporre l’erogazione didattica in  presenza  nei confronti degli studenti in particolari condizioni di natura personale o socio-economica.”””” Contraddittorio, appare, il richiamo alle cautele da porre in essere, stante la recrudescenza diffusa dei contagi da covid19.””””” Alunni fragili e particolarmente soggetti a maggiore rischi e docenti ed Ata, sono tutti figli di un Dio minore, ovvero, sono “”Immuni”” come l’app.?

La circolare Prot. 4114 del 27.10.2020

 

IL GOVERNO FRENA L’ITALIA MA LASCIA APERTI I CONCORSI.

Turi: se settemila persone sembrano poche…
Sono gli insegnanti che non potranno sostenere le prove di un concorso impossibile da gestire.
Anche un solo precario che non è in condizione di partecipare dovrebbe fare riflettere. Si tratta di un danno che va come gli altri ristorato.
Il nuovo Dpcm, per contrastare la pandemia in atto, prevede stringenti misure in relazione all’aggravarsi della situazione. Fulcro del provvedimento è la raccomandazione – con il rafforzativo “fortemente” – rivolta a tutte le persone fisiche, a non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici e privati, in comuni diversi da quelli di residenza o domicilio. Si desume che sia pericoloso per sé e per gli altri, ma non al punto di sospendere anche i concorsi pubblici e privati che vengono mantenuti in deroga alle prescrizioni generali. Questo concorso s’ha da fare: è il mantra del ministro Azzolina che, in maniera viscerale, lo porta avanti contro ogni buon senso e fuori dal contesto reale in atto – osserva con grande preoccupazione il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.

A questo punto sorgono legittime almeno due domande:
1) sono ancora valide le procedure di sicurezza del CTS, fatte in una situazione di media gravità, ora che è aumentato l’indice di contagio al punto da richiedere una nuova stretta sulla mobilità?
2) Si può ammettere una tale contraddizione?  O dobbiamo continuare a credere alla narrazione che la scuola è il luogo più sicuro, che comunque bisogna raggiungerla, con mezzi pubblici e privati, gli stessi inibiti ai più?

Le cifre offerte dal ministero parlano da sole: il concorso per 1.645 docenti è già partito, 187 docenti non si sono presentati (11,4 %). Sono precari pentiti o docenti impossibilitati a partecipare?
Rimangono 62.300 docenti che si dovranno avventurare in un clima molto peggiorato.
Se consideriamo stabile il dato di partecipazione offerto dal ministero (80,6%) sulla platea totale degli insegnanti del concorso, ci saranno almeno 7 mila persone che non potranno partecipare.

Un concorso riservato che non permette a migliaia di persone a cui è destinato di poter accedere è fatto che indigna ed è inaccettabile. Un danno che subiscono senza alcuna colpa o responsabilità.
Non merita, come negli altri casi, un ristoro? Appare vergognoso avere nei confronti di questi lavoratori, l’insensibilità e il livore ideologico che si sta evidenziando.

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DPCM 25 Ottobre 2020. Per la Sicilia, il governatore Musumeci per le sole scuole superiori ha disposto (da lunedì 26 ottobre) la sospensione delle lezioni in presenza e il contestuale avvio della didattica a distanza.

“”””….. e intanto il virus dilaga. E’ altamente malefico ed incontrollabile o sono i comportamenti delle persone che lo rendono tale?   meditiamo… contribuiamo a porre rimedio, subito, presto, già tante sofferenze, tanto dolore, tanti lutti, troppi attanagliano noi tutti senza distinzione.  Perniciosa è la sensazione di restare contaggiati da parte di incolpevoli portatori sani: congiunti, figli, nipoti, giovani, studenti. “”””

Il premier si è dichiarato “pronto ad intervenire nuovamente se necessario” e deciso a “non smarrire la ratio unitaria dell’intervento all’emergenza.”
Il Dpcm che il presidente del Consiglio ha firmato adesso prevede una stretta decisa per limitare gli assembramenti e ridurre ulteriormente le occasioni di contatto tra estranei, che gli esperti ritengono ad alto rischio di contagio.
Il testo: DPCM_24ottobre_NEW
le novità
Tra le varie misure che prevede il Decreto non ci sono, ancora, limitazioni al diritto di movimento tra Regioni e Città dei Cittadini. Quindi, per il momento, niente lockdown generalizzato.
Tuttavia:
“È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.
Arriva lo stop a palestre e centri sportivi.

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RAGIONE SICILIANA: ORDINANZA CONTINGIBILE URGENTE n.51 del 24.10.2020. “Misure di prevenzione e gestione dell’emergenza covid19”

…omissis….art.2

Dal 26 ottobre 2020 sono sospese le attività didattiche in presenza degli ISTITUTI SECONDARIA DI SECONDO GRADO .

Le competenti istituzione scolastiche determineranno ai sensi del  DPCM del 7.8.2020, le modalità di espletamento delle attività DAD, nel rispetto delle vigenti indicazioni normate.

il dispositivo: Ordinanza contingibile e urgente n. 51 del 24-10-2020

C.V.D. – Cabina di regia M.I. inappropriata. CIFRE INSUFFICIENTI E PREVISIONI SBAGLIATE. Si mettono pezze ma non coprono buchi. Speranze, opportunità di lavoro disilluse. Caos totale. Rettifiche di contratti a raffica. persone trattate come birilli. E il covid incalza.


Stop all’organico Covid: calcoli errati, risorse che non bastano e i contratti si bloccano
Turi: sottovalutazione delle condizioni reali e autoreferenzialità stanno spostando sulle scuole ogni responsabilità.
 Va riconosciuta la professionalità del personale chiamato, garantita la sicurezza e le risorse previste e promesse.

Alcuni Uffici scolastici Regionali (Toscana, Abruzzo, Friuli, Molise) con note scritte hanno fermato l’operazione di utilizzo dell’organico Covid. Il motivo dello stop sarebbe da ricondurre ad errori e omissioni nel calcolo dei fabbisogni in relazione alle 70 mila supplenze annunciate, realizzabili con i fondi stanziati.
Cifre insufficienti e previsioni di spesa sbagliate – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – perché per attivare l’organico Covid occorrono risorse economiche che vanno trasformate concretamente in contratti di lavoro temporaneo.
Errori grossolani, come ad esempio l’aver calcolato le somme da assegnare prevedendo 3 mesi di assunzione, da settembre a dicembre, per cui non è stato coperto tutto il periodo dal 14 settembre al 31 dicembre.
Nelle previsioni manca la copertura di eventuali sostituzioni per lunghi periodi come maternità e congedi parentali, in quanto il budget assegnato per le sostituzioni è molto limitato e non consente sforamenti.
E ancora, per dare misura dell’inadeguatezza delle cifre, nei contratti non è previsto il pagamento dell’assegno nucleo familiare. Voce dello stipendio che per un collaboratore scolastico con due figli e moglie a carico incide per 253.00 euro mensili. Lapalissiano, non occorreva l’esperto contabile e la task force pagata profumatamente, capeggiata dalla Ministra: tace.

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Scuola: Turi (Uil), concorso? Ideologia ha ucciso buon senso  =


(AGI) – Roma, 22 ott. – “Nelle cronache di oggi c’e’ anche il racconto di una insegnante di matematica da cinque anni, residente a Pantelleria, che ha dovuto rinunciare al concorso straordinario per le difficolta’ connesse ai collegamenti legati al viaggio per raggiungere la sede d’esame in Campania.Ci sembra inaccettabile che – per ragioni contingenti – non sia stata messa in condizione di svolgere un concorso per consolidare il proprio status giuridico. Il danno lo riceve la collettivita’, gli studenti”. E’ quanto ha dichiarato all’AGI il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi, a commento della prima giornata del maxi concorso nella scuola per il reclutamento di 32mila insegnanti nella secondaria di primo e secondo grado. “Cinque anni  – ha sottolineato Turi – in cui l’esperienza ha forgiato un docente sono un valore aggiunto che questo tipo di concorso non puo’ accertare. La situazione pandemica butta a mare l’esperienza professionale di quella che, invece, dovrebbe essere la docente che il sistema dovrebbe ricercare. Il concorso non e’ un fine ma un mezzo e va calibrato sugli obiettivi”.  “Nella nostra proposta – ha proseguito il segretario generale della Uil – quella messa a punto nei mesi passati, condivisa da due governi e due ministri dell’istruzione, avevamo immaginato un concorso per

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Scuola, concorso straordinario in Sicilia “Popolazione a rischio, va rinviato”

SEGRETERIE REGIONALI SICILIA
“Il concorso deve essere sospeso e riprogrammato nelle province di appartenenza. A tutela della salute dei siciliani, chiediamo un intervento delle istituzioni”.
Le prove concorsuali previste dal 22 ottobre al 16 novembre potrebbero alimentare la diffusione del virus COVID – 19. Per il concorso straordinario, migliaia di docenti precari si sposteranno da una regione all’altra. Il Ministero della Pubblica istruzione ha previsto lo svolgimento delle prove con la formula delle aggregazioni territoriali, criterio basato solo sui posti messi a bando e non sul reale numero dei partecipanti.
E così, sulla base dei numeri forniti dal Ministero, 1.111 docenti siciliani saranno costretti a spostarsi per raggiungere altre regioni. Allo stesso modo, 1.316 candidati provenienti da altre regioni entreranno in Sicilia e 2.547 candidati siciliani, pur restando nell’isola, raggiungeranno la sede del concorso in altre province.
Tra l’altro, registriamo con stupore la presa di posizione della Ministra Azzolina che, in un’intervista, ha annunciato il divieto di proroga della prova per i docenti posti in quarantena alla data del concorso. Un’affermazione che il nostro sindacato ritiene pericolosa, perché qualche candidato disperato potrebbe violare la misura restrittiva.
Le OO.SS. visto l’evolversi della situazione ritengono opportuno il rinvio del concorso, da effettuare in una fase meno acuta.

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zona rossa comuni della Sicilia. Richiesta chiarimenti.

Al Presidente della Regione Sicilia
All’Assessore alla Sanità Della Regione Sicilia
Al Direttore Regionale USR Sicilia
CGIL Sicilia
CISL Sicilia
UIL Sicilia

Oggetto: zona rossa comuni della Sicilia
Gentilissimo, Onorevole Musumeci, con
 Ordinanza contingibile e urgente n. 46 del 16 ottobre 2020 la S.V. ha istituto ulteriori misure di prevenzione all’interno del comune di Sambuca di Sicilia, dalla stessa si evince che le deroghe al divieto di entrata ed uscita sono esclusivamente le seguenti: “E’ consentito, in deroga al superiore comma 1, esclusivamente il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni e/o servizi essenziali. Inoltre, è consentito il transito, in entrata ed in uscita, dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nei Comuni interessati, esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante, purché condotti a titolo individuale”; mentre al comma 1 lettera si regola il movimento all’interno del comune e si deroga per le “….indifferibili esigenze lavorative..” per gli spostamenti all’interno del comune.

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Comunicazione ufficio legale: esito ricorso concorso straordinario

Il TAR respinge il ricorso presentato al fine di ottenere il rinvio delle
prove di esame del concorso straordinario.

Nella motivazione il Presidente della 3 sez. Bis del Tar Lazio di Roma
ritiene  che non sussistono i presupposti atteso che il calendario della
prove di esame è stato previsto sulla base di accurate indagini della
situazione sanitaria esistente e tenuto conto delle necessarie misure
finalizzate a garantire la sicurezza dei partecipanti.

Vigileremo che non vi siano conseguenze per la salute dei candidati ma, allo
stesso tempo, ricordiamo che le accurate indagini della situazione sanitaria
sono riferite a circa 20 giorni fa quando la situazione pandemica non aveva
ancora raggiunto l’attuale fase di contagi e la necessità di un nuovo
intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Ognuno si assumerà le conseguenti responsabilità delle decisioni prese.

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UIL: SALE LA PROTESTA PER UN CONCORSO INUTILE E DANNOSO. Visto che non ci sono azioni di buon senso e le relazioni sindacali sono al minimo, nell’assenza della politica stiamo rimettendo la questione in mano alla magistratura.


TURI: SALE LA PROTESTA PER UN CONCORSO INUTILE E DANNOSO
Una pandemia, due regioni (Lombardia e Campania) in lockdown,
non bastano a fermare il concorso straordinario deciso dal ministro Azzolina.
Le scuole sono alle prese con le disposizioni del nuovo Dpcm, e si arginano in ogni modo possibile quarantene incrociate e disposizioni di sicurezza, le commissioni non sono ancora complete, eppure nessun cenno viene fatto al danno e alla inutilità di un concorso che non darà alcun risultato immediato.
Ci saranno 66 mila precari, in giro per le scuole del paese, in piena recrudescenza pandemica, che – fa notare Turi – resteranno in ogni caso ai loro posti.  Precari che si sposteranno dalle loro classi per sostenere le prove. Da docenti a candidati. E poi, appena finito, saranno nuovamente docenti supplenti nelle loro classi.
Resta senza risposta la condizione di quanti non potranno partecipare perché malati o in quarantena.
Per loro nessuna prova d’appello. Sarà inevitabile la previsione di una lunga coda di contenziosi giurisdizionali che chiederanno conto di interessi legittimi negati.
Alla rabbia di questi docenti precari si aggiunge l’indignazione del mondo della scuola, solidale. Sono in tanti a chiedersi a chi giova questa inutile dimostrazione di forza che sfiora il disinteresse verso queste persone. Un disinteresse anche politico perché a credere che un’altra strada era percorribile c’erano forze di maggioranza e di opposizione. A chi giova dunque?
Neanche il ministro Azzolina può pensare di procedere al concorso ordinario, in queste condizioni, con 500 mila domande di partecipazione. Ci vorranno anni prima di una sua conclusione. Servono regole di reclutamento diverse.

Forum Unione per il Mediterraneo


Le Conclusioni operative, presentate dalle parti sociali della regione del Mediterraneo, al termine del
4° Forum Dialogo Sociale dell’Unione per il Mediterraneo (UpM) che si è svolto in forma virtuale il 6 e 7 ottobre 2020.
All’iniziativa hanno partecipato le organizzazioni nazionali e regionali delle parti sociali del Nord e del Sud, della Commissione Europea, dell’OIL, del Segretariato dell’UpM ed esperti.
Questa edizione del Forum del dialogo sociale dell’UpM è stata un’occasione per fare il punto sia sulle passate attività delle parti sociali europee e del Sud del Mediterraneo nell’ambito dell’UpM che per prevedere i prossimi passi da intraprendere per la cooperazione nell’ambito dell’UpM, aprendo la strada al loro comune futuro contributo alla Riunione dei Ministri del Lavoro dell’UpM del 2022.
Nel corso delle varie sessioni di lavoro, le confederazioni italiane hanno partecipato fattivamente con due relazioni una della Cgil sui temi della sicurezza sul lavoro ed un’altra nostra sul delicato tema delle emigrazioni.
Sono stati affrontati tra gli altri i principali temi del mercato del lavoro euro-mediterraneo anche alla luce della pandemia, il ruolo e l’importanza del dialogo sociale nell’affrontare le questioni migratorie in tutti i suoi aspetti
compreso il problema della “fuga dei cervelli”, e la cooperazione multilaterale come motore per la crescita e lo sviluppo.
Il lavoro del forum sul dialogo sociale e quello della UpM e’ per noi fondamentale al fine delle politiche di sviluppo sostenibile, per la riduzione delle disuguaglianze, per i diritti, la pace e la solidarietà in tutta l’area dell’euromediterraneo e nel mondo.
(PierPaolo Bombardieri)

attachments: Unione per il Mediterraneo

documento finale UfM inglese

documento finale UpM